EMDR
Eye Movement Desensitization and Reprocessing

L’EMDR è un metodo basato su un meccanismo neurobiologico naturale, un meccanismo innato di auto guarigione che agisce similarmente al corpo quando attiva il processo di rimarginazione di una ferita. Questo meccanismo è il risultato di una equilibrata attività di cooperazione dei due emisferi cerebrali.
Quando viviamo esperienze traumatiche o ad elevato impatto emotivo (es., un lutto, una violenza fisica e/o sessuale o una catastrofe naturale, etc.), questo meccanismo che normalmente ci consente di elaborare e superare le esperienze della vita può bloccarsi, quindi il ricordo di tali esperienze rimane congelato in modo disfunzionale e inaccessibile in una rete di memoria nel cervello, con tutte le componenti negative che lo caratterizzano.
I traumi non elaborati generano sintomi molto invalidanti che condizionano la vita presente della persona, quali disturbi del sonno, immagini intrusive dell’evento, elevato livello di ansia e umore depresso. Ciò può dare origine infine a svariati disturbi psicopatologici dal Disturbo Post Traumatico da Stress agli Attacchi di Panico, al Disturbo Depressivo.

L’EMDR agisce stimolando in maniera alternata i due emisferi cerebrali tramite un canale sensoriale che può essere visivotattile o uditivo, allo scopo di far ripartire questo meccanismo di elaborazione che si è bloccato, tutto ciò mentre il paziente sta in contatto con le varie componenti del ricordo traumatico, ovvero l’immagine, il pensiero negativo e le emozioni a esso associate.

Ciò che si verifica durante l’EMDR è una graduale desensibilizzazione del materiale traumatico, ovvero il paziente si rende conto che man mano il ricordo è sempre meno disturbante, e contemporaneamente il cervello elabora e integra tale evento nella storia di vita del paziente in maniera adattiva e non più disfunzionale, riponendo tale ricordo nella memoria a lungo termine, quindi come evento passato, accessibile ma non più disturbante. Ciò consente al paziente di vivere un presente non più condizionato da quell’evento doloroso ma libero di fluire e di proiettarsi nel futuro.

L’efficacia del trattamento è stata dimostrata anche attraverso fotografie del cervello fatte, prima, durante e dopo la seduta EMDR.

In particolare nel 2014, attraverso il monitoraggio elettroencefalografico (EEG) è stato studiato quello che accade prima, durante e dopo una seduta di EMDR.
I ricercatori del CNR e dell’Università di Roma Tor Vergata hanno mostrato le foto delle macerie della scuola crollata ai genitori che hanno perso i figli nel terremoto di San Giuliano e hanno fotografato, con l’elettroencefalogramma, le aree che si attivavano nel cervello durante la visualizzazione delle foto, in due tempi distinti, prima e dopo a seduta di EMDR. La vista delle stesse immagini attivava due zone diverse; prima erano interessate quelle frontali, legate ad emozioni negative, dopo il trattamento le aree attive erano quelle delle funzioni cognitive.
La ricerca riguardante l’EMDR è una delle prime in cui sono stati evidenziati i cambiamenti neurobiologici che si verificano durante ogni seduta di psicoterapia, rendendo l’EMDR il primo trattamento psicoterapeutico con un’efficacia neurobiologica provata.
Le scoperte in questo campo confermano l’associazione tra i risultati clinici di questo trattamento e alcuni cambiamenti a livello delle strutture cerebrali e del loro funzionamento.

Per elaborare un’esperienza traumatica bastano in media dalle sei alle otto sedute.

Da quando l’EMDR è stato scoperto a oggi, si sono susseguite una significativa moltitudine di ricerche scientifiche che hanno confermato l’efficacia di questo trattamento per la cura dei traumi sia negli adulti che in bambini e adolescenti. Oggi è riconosciuto come metodo evidence based per il trattamento dei disturbi post traumatici, approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi correlati e ne ha riconfermato l’efficacia nel 2024.
La ricerca recente ha dimostrato che, attraverso l’utilizzo dell’EMDR, tra l’84% e il 90% dei pazienti che riportavano l’esperienza di un singolo evento traumatico non mostravano più i sintomi di un Disturbo da Stress Post-traumatico dopo sole 3 sessioni di EMDR da 90 minuti ciascuna.
I movimenti oculari che vengono eseguiti nel corso di una seduta EMDR sono simili a quelli che hanno luogo nel corso della fase REM del sonno e hanno il potenziale di riattivare questo meccanismo innato di ‘autoguarigione’ del cervello, che trova da se le risorse per metabolizzare l’evento traumatico. Dopo il trattamento con EMDR i pazienti ricordano ancora l’evento traumatico ma lo percepiscono finalmente come passato e non più disturbante.